Dopo 2-3 anni che tenevo sotto controllo questa gara, finalmente decido di partecipare. Le isole in genere mi hanno sempre affascinato perché è “tutto lì” vicino e tutti sono “lì vicino”. In particolare Minorca mi ha attirato in quanto descritta come isola rimasta molto naturale. L’organizzazione della “Menorca Camì de Cavalls” (tradotto Minorca cammino dei cavalli) usufruisce di un sentiero segnato da oltre mille anni come percorso per la competizione. In realtà le competizioni sono ben 5:
Trail Menorca Camì de Cavalls (185Km - 2863 D+)
Trail Menorca Camì de Cavalls Costa Nord (100Km - 1796 D+ )
Trail Menorca Camì de Cavalls Costa Sud (85Km - 1067 D+)
Trekking Costa Sud (55Km - 529 D+)
Trekking Costa Nord (37Km – 565 D+)
Decido di partecipare alla Trail Menorca Camì de Cavalls Costa Nord di 100Km in quanto la costa nord viene indicata come la più selvaggia e piena di animali liberi al pascolo. Inoltre la partenza è alle 01:00 di notte e correre di notte mi affascina molto. Finito la pratica di iscrizione tramite web chiedo (tanto lo so già che non vengono) a mio Padre e mia Madre se vogliono venire con me. In poco meno di 5 minuti mi portano a casa le due carte di identità con la ferma intenzione di volermi (per la prima volta) accompagnare. Rimango icredulo-stupito-contento allo stesso tempo … saranno almeno 20 anni che non facciamo una vacanza assieme.
Stavolta avrò chi abbracciare all’arrivo.
Arrivati a Ciutadella di Minorca il clima è molto secco e con una buona temperatura che si aggira sui 22°C di giorno e 16-17 °C di notte. Il clima è ideale per correre. Al venerdì mattina mi riposo finisco gli ultimi preparativi per organizzare il materiale per la gara e nel primo pomeriggio vado a ritirare il pettorale nel centro appositamente attrezzato. Tutto è organizzato molto bene, non c’è dubbio su cosa devi fare, quale fila prendere ecc.... tutto perfetto e non è semplice gestire un così alto numero di atleti. Al pomeriggio mi riposo un poco e verso sera andiamo a mangiare in un ristorante dentro una grotta “bellissimo” e mangio uno spaghetto allo scoglio fantastico. Alle 23:00 mio padre mi accompagna a prendere il Bus che mi porterà a Mahon dove nel famoso porto naturale alle 01:00 ci sarà il via della gara. A mezzanotte arriviamo al porto e tutti i concorrenti chi più o chi meno assonnato inizia la preparazione.
All‘ una esatta gli organizzatori danno il via. Decido di partire con calma ma i primi km di strada asfaltata per uscire dal centro tutti corrono abbastanza velocemente e quindi decido anche io di aumentare il ritmo per evitare di rimanere “incastrato” quando inizierà il sentiero e sarà più difficile sorpassare. Dopo qualche km arriviamo all’inizio del sentiero “Camì de Cavalls” un sentiero millenario utilizzato in antichità con i cavalli per controllare la costa e sventare eventuali attacchi dei nemici. Il sentiero è tutto sulla costa e già da subito inizia a salire e scendere in continuazione. Dal principio si capisce anche che non sarà facile perché si sale e scende in continuazione a volte anche con tratti molto ripidi. Non sono salite con dislivelli importanti vanno da 30mt a 100mt mediamente ma sono continue non c’è quasi mai un tratto pianeggiante. La notte è stupenda non c’è la luna piena sarà circa 1/3 in modo da accendere la notte ma non disturbarla troppo. Continuando nel sentiero a un certo punto vedo una moltitudine di lucine, che non sono lucine ma brillano bohhhhhhh ma cosa sono ???? Avvicinandomi capisco che è un branco di cavalli neri che stanno dormendo o meglio stavano dormendo e al passaggio ci guardano increduli chiedendosi “correre di notte ??? ma non è sufficiente di giorno???” e in effetti… Vedere i cavalli liberi al pascolo mi regala una bellissima sensazione che riproverò durante la gara allo stesso modo con le mucche, le pecore, maiali e anche Tori. La gara procede e dopo 4 ore inizia a farsi sentire la stanchezza anche perché siamo di notte dove normalmente il corpo si riposa, e invece in questa notte corre. Al mio fianco da un po’ c’è un concorrente che ha il mio passo ma ogni tanto sento dietro di me dei tonfi forti. Ogni volta mi giro e lo vedo per terra, si rialza mi dice che tutto va bene nonostante le mani e le braccia sanguinati. Al quinto tonfo (il più forte fino ad ora) mi giro e gli dico che così non va bene non può stramazzare in terra ogni km, per primo per lui perché una di queste volte si farà veramente male e per me che mi toccherà soccorrerlo (non sono venuto fino a Minorca per soccorrere gente che cade ogni km). Mi guarda con gli occhi socchiusi e mi spiega che non dipende dalla sua volontà ma dal suo corpo che ha voglia di riposarsi. In pratica mentre corre gli si chiudono gli occhi e si addormenta e quindi cade. Ufffffffff gli regalo un gel contenete una dose massiccia di caffeina sperando risolva la situazione. Per fortuna poco dopo alle 5,40 circa il dio ATON (dio del sole) esce allo scoperto e già da subito illumina la notte e ridona nuovamente vita al mio compagno di gara che non cadrà più nemmeno una volta. Proseguiamo e il paesaggio che ora grazie alla luce del sole si scorge è fantastico. Scogliere maestose a picco sul mare alternate a colline verdi e fiorite con calette isolate senza nessun insediamento umano (bar, spiagge attrezzate o quant’altro) tutto perfettamente naturale. A pochi km dal prossimo ristoro nella collina in alto vedo due grossi animali che si muovono; sono 2 tori che arrampicati sulla collina si gustano come spettatori il passaggio di noi trailers. Magnifico.
Arriviamo al ristoro de “EL Pilar” posizionato al 67° Km dopo aver corso 8h49’. Inizio ad essere alla fine delle mie forze in quanto gli allenamenti che ero riuscito a fare erano per 11-12 h di gara. Ma sono indietro almeno 13-15 km rispetto alla tabella di marcia e quindi si preannuncia già un finale “complicato”. Mangio una banana un panino con la marmellata e una manata di frutta secca bevo e riparto. Il caldo inizia a farsi sentire e misto alla stanchezza complica ancora di più l’avanzamento. Iniziano ad arrivare anche i corridori del Trekking Costa Nord. Sono partiti da poco e sono belli freschi. La temperatura mano a mano aumenta e il bel frescore della notte lascia posto a un gran caldo che arriva oltre i 30°. Da Cala Morell posto al Km 78 fino alla fine il percorso è molto difficile in quanto è tutto sopra una scogliera bellissima che si affaccia sul mare ma che però nasconde mille insidie in quanto tutta frastagliata piena di rocce taglienti che obbligano a stare attentissimi per evitare brutte cadute. Mentre sono concentrato sul percorso poco avanti da me un trailer cade e si procura un taglio su tutto il ginocchio destro. Arrivo sul posto e il taglio avvolge tutto il ginocchio sarà almeno 13-14 cm e molto profondo. Chiamiamo i soccorsi e alcune persone del Trekking senza nessuna velleità agonistica rimangono con lui. L’attenzione a questo punto sale al massimo livello per ciò appena visto e questi 20km diventano difficilissimi: forze finite, gambe cotte, caldo esagerato, tensione per evitare guai. Inizio ad alternare 3km di corsa e 500mt di camminata per recuperare e arrivo con fatica all’ultimo ristoro al 92km. Qui inizia la strada asfaltata per questi ultimi 8km che ci portano in centro a Ciutadella. Una volta sull’asfalto tornano in parte le forze e riprendo a correre con ritmo costante e discreto. Attraverso il centro e mi avvicino a Cala Bona dove è posizionato l’arrivo. Entrato nel recinto transennato dell’arrivo la prima persona che vedo è mia mamma che abbraccio e bacio, poi subito dopo mio padre che si complimenta con me. Taglio il traguardo in 14h 37’, una bella faticata. La mia aspettativa era di rimanere tra le 12 e le 13 ore ma non avendo avuto nessuna informazione a riguardo del percorso non mi ha permesso di allenarmi per questo continuo “mangia e bevi”.
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In ogni caso è stata una bellissima esperienza. Oltre al percorso stupendo non dimenticherò mai la presenza dei miei genitori all’arrivo, una fotografia che rimarrà per sempre impressa nella mia mente.
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