E’ il 17 di gennaio 2014, navigo sul sito di ModenaCorre per vedere le gare in zona Modena del fine settimana. Mentre leggo mi imbatto in una notizia che parla di un Duathlon un po’ particolare. Kart e Podismo. Cosaaaaaaa… Kart e Podismo???? Rileggo per bene la notizia e mi dirigo subito sul sito della Brooks nota marca di scarpe per leggere bene il regolamento che recita : “Si svolgerà il 25-26 gennaio il Brooks Motor Duathlon che si svolgerà sul tracciato del Mugellino per quanto concerne la prova di Kart e su 2 giri del circuito Internazionale del Mugello la prova di podismo. Il vincitore sarà quello che avrà ottenuto il minor tempo somando il tempo sui kart di 15gg moltiplicato per un coefficiente di adattamento più il tempo impiegato a percorrere 10,450mt che sono appunto due giri del circuito. L’emozione per poter “sommare” le mie due più grandi passioni è tanta sembra quasi un regalo. Decido di iscrivermi subito visto i soli 10 posti disponibili ma … nooooooooo le iscrizioni sono chiuse dal 13 gennaio. Non mi arrendo e mando subito una mail all’organizzazione supplicandoli di inserirmi. Il giorno dopo arriva la mail dicendomi che a causa di qualche ritiro ci sono 3 posti disponibili. E vaiiiiii, mi iscrivo al volo. La settimana prima della gara ripenso all’evento e mi sembra che manchi ancora qual cosina perché possa essere perfetto. Si ci sono deve venire anche mio papà che mi ha accompagnato tutti gli anni che ho corso con i kart. Il giorno seguente glielo chiedo e James senza esitare mi dice : “ Si che vengo, ti accompagno io.” Ok adesso ci siamo è tutto perfetto. Partiamo il 25 alle 8 di mattina alla volta di Barberino del Mugello e arriviamo in tempo per presenziare alle 10 alla presentazione della gara e del regolamento. Ci suddividono in 9 batterie di circa 10 piloti ognuna, con i quali si dovrà svolgere prove libere, qualificazioni, gara. Alle 12.30 tocca alla mia batteria la quarta, e prima di partire faccio conoscenza con alcuni dei piloti che correranno con me. Parlando esce lo spirito sportivo e tutti sono contenti di potersi divertire e sembra che nessuno sia qui per fare sul serio. Invece come facilmente pronosticabile appena abbassata la visiera del casco ecco che tutti diventano piloti e danno il massimo. Nelle qualifiche faccio segnare il secondo tempo che mi consentirà di partire in prima fila ma sul lato esterno della prima curva. Tutto è pronto per la finale semaforo rosso poi …. Verde e via che si parte. Riesco a partire bene e alla prima curva sono leggermente davanti al pilota che partiva primo ma il favore della curva lo avvantaggia e quindi mi accodo a lui. Da dietro arrivano spinte, nel fianco anche, tutti vogliono spingere al massimo. Il mio kart è abbastanza equilibrato e inizio a spingere fino a che nel terzo all’inizio del rettilineo supero il primo, e mi ritrovo a condurre la gara. Al giro successivo esco male dalla curva che immette sul rettilineo e arriviamo in fondo in tre alla pari con me in mezzo. Resisto ma mi speronano su entrambi i lati e il kart esce dalla pista e vengo superato da tre concorrenti. Mi ritrovo quarto e leggermente distanziato con una gara tutta in rimonta da fare. Rimango calmo e giro dopo giro riesco a migliorare il mio feeling con il kart e con la pista e dopo 20 anni che non salgo su un kart è una bellissima sensazione è come riuscire a domare un cavallo impazzito. Anche i tempi che mio padre ha segnato giro per giro si migliorano ad ogni passaggio e arrivo a superare il quarto. Poi dopo pochi giri riesco in un sorpasso molto azzardato a superare il terzo. Continuo a spingere sempre più anche se mi rendo conto che il primo sarà impossibile raggiungerlo, ma almeno devo superare il secondo. Giro dopo giro mi avvicino al kart davanti a me ma indicano al passaggio sul traguardo che è l’ultimo giro. Provo a dare il massimo ma … ero già ala massimo, e cerco di non sbagliare nemmeno un millimetro ogni curva, e mi ritrovo in fondo al rettilineo opposto al traguardo incollato al secondo e a pochissimi metri dal primo. Decido di attaccare proprio all’ultima curva prima del rettilineo e complice una piccola sbavatura del mio avversario lo passo e arrivo secondo a 2 secondi dal primo. Bellissima gara tutta d’un fiato e grandissimo rispetto tra i concorrenti seppur tutti agguerriti per ottenere il miglior tempo possibile. La giornata volge al termine e io e il mio scudiero James andiamo verso l'albergo per fare una bella doccia rinfrescante. Alla sera ci mangiamo un ottima pizza in un osteria a Borgo San Lorenzo e per le 10.30 siamo a letto decisamente stanchi. La mattina seguente si presenta ancora un ottima giornata di sole ma alla notte il freddo ha congelato tutte le auto. La partenza della Mugello GP Run è per el 11 quindi le temperature fanno in tempo a salire e la giornata si presenta veramente splendida. Mi riscaldo per bene mi incremo e mi dirigo subito in zona partenza per essere abbastana avanti e quindi non avere impedimenti che mi possano far perdere tempo. Alle 11 precise il via vine dato come in una gara di Moto Gp cioè semaforo rosso e poi al verde via a tutta. Gli atleti professionisti presenti partono ad una velocità considerevole per cercare di fare il miglior tempo sul giro che rimarrà scritto negli annali assieme ai piloti degli sport motoristici. Io parto del mio passo attorno a 4'00" nel primo km dovuto alla foga poi sui 4'15"/km. La pista è bellissima con i colori del prato verde uniforme che si mischia con i colori dei cordoli bianchi e rossi. Il Mugello è famoso per i saliscendi che presenta la pista e tra le due curve dell'Arrabbiata c' è una salita non male che mette a dura prova molti corridori. Io procedo del mio passo costante e cerco di aumentare il ritmo nei tratti in discesa. Arriviamo quindi sul rettilineo della partenza per terminare il primo giro e per iniziare il secondo ed ultimo. LA fatica inizia a farsi sentire ed io non più abituato a questi ritmi veloci accuso, ma tutto sommato mi sento ancora bene. Decido a 4 km dall'arrivo di aumentare il passo e di sparare tutto quello che ho. Passo diversi concorrenti e il traguardo si fa sempre più vicio e termino la mia fatica in 44'27" un ottimo tempo per me. Attendo quindi la classifica finale del Duathlon e con sorpresa mi classifico al 10 posto assoluto. La giornata volge al termine e rimarrà sempre il ricordo di questo strano connubbio kart-podismo ma soprattutto rimarrà il ricordo di un bellissimo week-end passato con mio padre come facevamo 20 anni fa quando correvo coi kart.